Guida alla scelta della vaporiera

La vaporiera è ormai diventata un elettrodomestico indispensabile in ogni casa. Cuoce i cibi in maniera sana, evitando che si disperdano inutilmente i sali minerali e le vitamine in essi contenuti. Ne esistono di vario tipo, per cui, prima di fare una scelta affrettata e acquistarne una poco in linea con le proprie esigenze, è bene esaminare con attenzione tutte le differenze che intercorrono tra i vari modelli. Non prima di aver capito bene, però, quale sia il compito di una vaporiera.

Come suggerisce il nome stesso, questo elettrodomestico utilizza l’acqua per cuocere gli alimenti a vapore. I cibi, al contrario di quanto accade nel processo di bollitura, non vengono direttamente a contatto con il liquido ad alte temperature. Il vapore non fa altro che ammorbidirli facendo in modo che le loro qualità e proprietà nutritive non vengano in alcun modo alterate. Se l’acqua in ebollizione favorisce la dispersione del 40-70% di vitamine e sali minerali, nel caso della vaporiera la percentuale oscilla tra il 4 e il 5%. Gli alimenti che meglio si prestano alla cottura al vapore sono, in primo luogo, le verdure, che attraverso questo metodo di preparazione si possono gustare in tutta la loro genuinità. Si ottengono ottimi risultati con la carne e con il pesce, soprattutto molluschi e frutti di mare, ma anche con le uova, il riso ed i cereali, che a cottura ultimata avranno un caratteristico sapore aromatico.

Non ci resta che passare in rassegna, a questo punto, i vari modelli attualmente esistenti in commercio per scegliere la migliore vaporiera per le nostre esigenze. La più comune è quella elettrica, che si compone di un serbatoio in cui versare l’acqua e di un numero variabile di cestelli da impilare quando si ha l’esigenza di cuocere più cibi diversi contemporaneamente. Il fatto che i contenitori siano trasparenti permette di controllare a vista la cottura. I modelli più evoluti prevedono anche una vaschetta in cui è possibile inserire aromi e spezie e insaporire così gli alimenti in preparazione. Ha il vantaggio di poter cuocere più cibi insieme la vaporiera a gas, che altro non è che una pentola sulla quale si possono impilare dei cestelli in vetro o in acciaio. Anche in questo caso la trasparenza delle vaschette consente di tenere costantemente sotto controllo la preparazione degli alimenti. Sul lato pratico, fondamentalmente, non ci sono grosse differenze tra la vaporiera elettrica e quella a gas: entrambe sono molto funzionali, versatili e facili da pulire. L’unico neo della prima, che a livello di funzioni è tuttavia imbattibile, è legato al fatto che non tutte le componenti dell’elettrodomestico sono lavabili in lavastoviglie.

Da qualche tempo a questa parte esiste anche la vaporiera da microonde. Un’ipotesi da prendere in considerazione se si possiede un forno di questo tipo già predisposto per la cottura a vapore, ma sconsigliata nel caso in cui si sia alla ricerca di un elettrodomestico che faccia il suo lavoro in maniera impeccabile. Le vaporiere da microonde non sono infatti efficienti tanto quelle elettriche e a gas, col conseguente rischio che una cottura errata annulli le proprietà dei cibi. Sono, in compenso, molto più economiche delle altre opzioni a disposizione. È low cost anche il cestello a vapore, di bambù o di acciaio, da abbinare ad una pentola delle stesse dimensioni. Lo svantaggio, in questo caso, è rappresentato dal fatto che non si può cuocere più di un cibo alla volta e che la pulizia della vaschetta è piuttosto ostica: non va in lavastoviglie e necessita di essere lavata con prodotti naturali come limone e bicarbonato.