Migliori broker criptovalute, conviene ancora investire nelle monete virtuali?

C’è ancora voglia di investire nel 2018 nelle monete virtuali con i Migliori broker criptovalute ? La domanda è d’obbligo visto che, a conclusione della prima metà del mese di gennaio del 2018, nel complesso le performance delle monete virtuali sono state tutt’altro che esaltanti.

Bitcoin sempre più ‘istituzionale’ e sempre meno appetibile?

In particolare, la fase di istituzionalizzazione del Bitcoin, che con i contratti futures è sbarcato a Chicago sulle piazze CME e Cboe, è stata prima accolta con entusiasmo da cripto-traders, ma poi non ha portato a quella nuova fase di rialzo tanto sperata per la criptovaluta più capitalizzata.

Anzi, rispetto ai massimi di dicembre 2017 prossimi a quota 20 mila contro il dollaro, il Bitcoin attualmente fa fatica pure a mantenere la quota dei 13 mila anche in scia alle brutte notizie provenienti da alcuni Paesi asiatici, dalla Cina e passando per la Corea del Sud e, in ultimo, per l’Indonesia dove la Banca centrale ha definito in queste ore le criptovalute ‘altamente speculative’ al fine di mettere in guardia tutti coloro che magari rincorrono facili guadagni, e che in realtà poi rischiano di scottarsi per davvero.

Investire nelle criptovalute con i CFD o con gli exchange?

Se, nonostante tutto, si è ancora interessati ad investire nelle monete virtuali, la soluzione più comoda e più sicura è quella di aprire posizioni long o short, ovverosia al rialzo o al ribasso, attraverso un conto di trading con un broker online autorizzato ed abilitato. Rispetto agli exchange, infatti, operare in criptovalute con un broker online significa aprire posizioni nelle monete virtuali senza possedere direttamente la criptovaluta. E questo perché si opera in leva finanziaria con i CFD e con tutti i vantaggi ma anche i rischi che ne conseguono in quanto il leverage amplifica non solo i guadagni, ma anche le perdite che possono essere, nei casi avversi, anche superiori al capitale che è stato inizialmente investito nel trade.

Con gli exchange, invece, come sopra accennato gli acquisti e le vendite di criptovaluta sono diretti e non attraverso strumenti finanziari derivati. In questo caso, quindi, non c’è effetto leva ma bisogna adottare la massima precauzione nel proteggere la criptovaluta acquistata in quanto non tutti gli exchange, essendo operatori non abilitati dalla Consob, adottano i necessari standard di sicurezza e di trasparenza.

Al riguardo si consiglia di aprire un account con gli exchange migliori, ovverosia con quelli che, sebbene magari siano più cari in termini di costi e di commissioni applicate sulle transazioni in criptovaluta, offrono nello stesso tempo servizi evoluti di protezione degli asset a partire dal login con doppia autenticazione, e passando per il cosiddetto servizio di cassaforte che permette letteralmente di blindare la criptovaluta acquistata con finalità di investimento. Il servizio di cassaforte non è altro che un servizio di protezione e di immagazzinamento della criptovaluta acquistata utilizzando non solo un conto corrente bancario di appoggio per le transazioni, ma anche strumenti di moneta elettronica come la carta di credito quando si tratta di operazioni in monete virtuali aventi in controvalore un importo contenuto.