Le soft skills sono una serie di competenze, definite trasversali, che possono diventare particolarmente utili in sede lavorativa. Si tratta di saperi che possono aiutare ad integrare le proprie macro-competenze tecniche (o hard skills) per inserirle ottimamente all’interno di un quadro più ampio, quando il lavoro non potrà prescindere dai contatti con il pubblico e con i problemi da affrontare in team.
In sostanza, nel campo lavorativo odierno, soprattutto in quello digitale e del marketing, le soft skills sono diventate un valore aggiunto per tutti quei lavoratori, impresari, direttori d’azienda o liberi professionisti che intendono puntare molto in alto. Motivo per cui, oggi, quello di raggiungere la maestria nelle soft skills richieste è diventato un obiettivo di formazione che accumuna molti.
In questo caso, corsi e formatori professionisti, come il formatore Leonardo Leone forniscono i migliori strumenti per l’apprendimento di queste capacità trasversali, al fine di rendere un professionista “capace” non solo grazie alle proprie competenze tecniche ma anche grazie ai propri comportamenti, alle proprie abitudini e alla propria propensione, permettendogli di effettuare una lavoro molto intimo su se stesso e sulla gestione della propria personalità applicata al lavoro.
Cos’è cambiato nel mondo del lavoro e perché sono necessarie le soft skills
Oggi il mondo del lavoro non ha più una strutturazione gerarchica piramidale, con un vertice e con una base definite perché la velocità dei cambiamenti e del progresso ha spinto le aziende e le imprese a non interpretarsi più come una struttura formale, ma come più individuale: ognuno ha iniziato ad assumersi la responsabilità della propria attività e del proprio ruolo.
Le strutture aziendali ormai sono di tipo orizzontale e comprendono nuove mansioni e nuove tecniche con metodologie di applicazione molto diverse: nel nostro periodo il nostro lavoro è fatto in team, in gruppi strutturati che lavorano per un progetto ben preciso, soprattutto in quest’epoca digitale.
Ogni team si occupa di un campo di applicazione diverso ma fanno comunque capo ad un team decisionale che ha l’ultima parola: per queste tipologie di lavoro, nei giorni nostri, sono necessarie le soft skills per migliorare le attitudini del personale rispettando i suoi bisogni, i suoi valori e i suoi comportamenti. Si rivela opportuno dunque fare una differenziazione tra i valori aziendali e i valori individuali: per questo è necessario che ogni lavoratore lavori su sé stesso e sulle proprie competenze trasversali in maniera tale da creare un sentimento di visione comune che possa essere funzionale allo svolgimento delle attività.
L’approccio personale degli individui è essenziale nel mondo del lavoro: per questo è doveroso coltivare un’attitudine proattiva allo svolgimento delle proprie attività e al raggiungimento degli obiettivi; rafforzando dunque la visione aziendale è possibile che ogni lavoratore possa sviluppare dei sentimenti positivi quali senso di appartenenza, comunanza di visione, impegno attivo e motivazione.
Tipologie di soft skills e come coltivarle
Le skills si dividono in due categorie. Le tipologie hard sono attestabili e derivano dagli studi pratico teorici delle competenze settoriali spendibili nel proprio settore di applicazione; le soft si concentrano sulla forgiatura di attitudini comportamentali utili a gestire i servizi che vengono erogati, compresa l’interazione col pubblico e l’interazione con i propri colleghi.
Le soft skills sono generalmente riferibili, dunque, alle attitudini personali, sociali e metodologiche nello svolgimento del lavoro: ciò significa che ogni individuo oggi ha il compito di formarsi sulla gestione della comunicazione, del tempo, della flessibilità lavorativa e del rapporto ottimale col team in cui è inserito.
Per coltivare le soft skills, è necessario lavorare sulla propria personalità e sui propri approcci comportamentali: queste capacità possono essere raggiunte attraverso dei corsi formativi o attraverso la pratica sul campo.
In questo modo, sviluppare la capacità di problem solving, avere autonomia decisionale, responsabilità e l’abitudine a lavorare anche sotto pressione -comprendendo anche la necessità di adattarsi alle flessibilità lavorative-, significa avere la padronanza di tutte quelle soft skills che non solo aiutano a migliorare l’efficienza del proprio lavoro ma anche del proprio team.
Le soft skills, dunque sono oggi necessarie per fare in modo che tutti si svolga secondo una programmazione trasparente, sincera e adattabile al caso contestuale, concentrandosi sulle soluzioni e sulla capacità manageriale di gestire il proprio lavoro dal punto di vista pratico, metodologico e sociale.