Barnier, negoziatore Ue: Brexit in 18 mesi

L’articolo 50 del trattato di Lisbona, inerente la durata massima delle trattative in caso di uscita di un Paese dall’UE, prevede che i negoziati debbano trovare un termine entro 24 mesi dal loro inizio, compresi im tempi per la ratifica da parte del Consiglio dell’UE, del Parlamento Europeo e di quello Britannico. Il negoziatore UE Barnier, però, accorcia i tempi, determinandoli in 18 mesi di trattativa, perché i successivi sei mesi sono necessari per le ratifiche del caso. Dunque, se la Premier Britannica Theresa May presenterà richiesta di attivazione dell’art. 50 entro la fine di marzo 2017, come annunciato, la trattativa dovrebbe finire al massimo ad ottobre 2018.

L’UE ha già messo le mani avanti dichiarando che la permanenza nell’UE comporta dei benefici che non sono accordabili a Paesi che ne sono fuori, quindi la GB non potrà pretendere il medesimo beneficio, in particolare sull’accesso al mercato comune. Occorrerà poi anche trovare un accordo sulla libera circolazione reciproca di cittadini UE e Britannici ma su questo pare che la Premier Britannica intenda legare il tema della libera circolazione all’accesso al mercato comune.

Esiste un altro nodo da sciogliere, rappresentato dagli accordi faticosamente raggiunti tra Irlanda, che continua a essere nell’UE e la GB che ne sarà fuori. E’ una particolarità perché andare a toccare tale accordo potrebbe riacutizzare il contrasto tra cattolici e protestanti che ha generato grandi danni nel passato.