E-commerce, quanto vale un carrello abbandonato?

Milioni di E-commerce in tutto il mondo non riescono a concretizzare a pieno tutte le possibili vendite. Nella maggior parte dei casi il cliente aggiunge al carrello tutte i prodotti che desidera acquistare, ma poi chiude tutto e non finalizza la vendita.

In alcuni casi il processo sembra essere apparentemente concluso, ma al momento del check out, il cliente decide di abbandonare l’acquisto.

Molto frequente è quindi il fenomeno del carrello abbandonata, ma che cos’è di preciso? Perché avviene? Come si può risolvere questo problema? Nei prossimi paragrafi andremo a rispondere a tutte queste domande.

Cos’è un carrello abbandonato?

Per carrello abbandonato si intende una situazione nella quale un potenziale cliente visita un determinato sito web, aggiunge i prodotti che gli interessano, ma poi decide di abbandonare l’acquisto prima di completare l’ordine. Il carrello viene quindi lasciato con tutti i prodotti selezionati, ma non comprati.

Questo fenomeno avviene frequentemente nelle e-commerce che ogni giorno vedono sfumare vendite. Le motivazioni possono essere molteplici, tra cui: mancanza di ottimizzazione, prezzi non visibili e poca trasparenza nella comunicazione, poche opzioni di pagamento, un basso valore percepito in relazione ai prodotti etc…

Molto spesso può essere un importante campanello di allarme e devono essere bravi i gestori dell’e-commerce a capire dove si trova il problema riuscendo così ad aumentare i tassi di conversione.

Questo processo può avvenire anche in negozi dove non è propriamente presente un carrello, per esempio nel settore viaggi e turismo. Anche in questo caso è molto importante riuscire a capire per quale motivo il potenziale cliente si è tirato indietro all’ultimo.

Quali sono le cause dell’abbandono dei carrelli?

Per cercare di capire a cosa sono dovuti tutti questi abbandoni è stata sviluppata un’indagine di mercato. La maggior parte dei potenziali clienti afferma che abbandona il proprio carrello perché sta solo guardando e valutando i prodotti di interesse.

Altri dicono che le spese di spedizione o gli articoli scelti sono troppo costosi, quindi preferiscono cercare un altro negozio online. C’è anche una buona fetta di clienti che preferisce utilizzare il carrello solo come promemoria e per farsi un’idea del prodotto che poi andrà ad acquistare in un negozio fisico.

Ci sono poi delle minoranze che scelgono di abbandonare il carrello, perché non trovano l’opzione di pagamento che preferiscono o perché hanno riscontrato dei problemi tecnici sul sito web.

Perché l’e-mail marketing è fondamentale per il recupero dei carrelli abbandonati

Per recuperare le vendite si può ricorrere a un servizio di email marketing, simile nella logica alle attività di direct email marketing offerte dalle agenzie e dalle aziende specializzate.

Questo processo è molto delicato ed è importante che venga effettuato da professionisti del settore. Per recuperare alcune vendite si può inviare una mail a tutti i potenziali clienti che hanno abbandonato il proprio carrello dopo averlo riempito, lasciando così gli acquisti in sospeso.

È quindi importante inviare una mail di recupero dopo un’ora o due che l’utente ha abbandonato il carrello. Questa procedura è molto importante, perché potrebbe convincerlo a tornare sul sito e completare la prenotazione o l’acquisto.

Per riuscire ad ottenere dei risultati ottimi bisogna fare attenzione al tempismo. Soprattutto durante i periodi promozionali, come per esempio il Black Friday, è molto importante che il processo di checkout e la strategia di e-mail marketing siano strutturati al meglio.

Possiamo quindi dire che il meccanismo di e-mail marketing è la migliore soluzione per riuscire a risolvere, o quanto meno migliorare notevolmente, il problema dei carrelli abbandonati.

Le mail per tentare un recupero del cliente, non devono essere inviate a tutti come fosse un sistema di spam, ma solamente ai potenziali clienti che hanno reso noto il loro interesse.